lunedì 23 luglio 2012
Invictus...di William Ernest Henley
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio possa esistere
Per la mia anima indomabile.
Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l'orrore dell'ombra
Eppure, la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
Invictus, mai sconfitto! E' la poesia che Nelson Mandela spesso recitava nei lunghi anni di carcerazione, nel suo Sudafrica.
martedì 17 luglio 2012
Cuore nostro...di Ivan Sirtori
Cuore nostro
che aneli ai cieli
suscita il tuo chiaro lume
cresca il tuo ingegno
sia fatta la tua verità
come in cielo così in terra;
dona oggi il nostro fuoco quotidiano
e sospingi a te i nostri aneliti
come noi li sospingiamo
nel mondo che è là fuori
e non cedere all'inazione
ma muovici con ardore
Amen.
da "Identità" di Ivan Sirtori (2001)
che aneli ai cieli
suscita il tuo chiaro lume
cresca il tuo ingegno
sia fatta la tua verità
come in cielo così in terra;
dona oggi il nostro fuoco quotidiano
e sospingi a te i nostri aneliti
come noi li sospingiamo
nel mondo che è là fuori
e non cedere all'inazione
ma muovici con ardore
Amen.
da "Identità" di Ivan Sirtori (2001)
venerdì 13 luglio 2012
Il primo amore...di Hank
un tempo
quando avevo 16 anni
c'era solo qualche scrittore
a darmi speranza
e conforto.
a mio padre non piacevano
i libri e
a mia madre neppure
(perché non piacevano al babbo)
specie i libri che prendevo io
in biblioteca:
D.H. Lawrence
Dostoevskij
Turgenev
Gorkij
A. Huxley
Sinclair Lewis
e altri.
avevo la mia camera da letto
ma alle 8 di sera
bisognava filare tutti a nanna:
"il mattino ha l'oro in bocca,"
diceva mio padre.
poi gridava:
"LUCI SPENTE!".
allora mettevo la lampada
sotto le coperte
e continuavo a leggere
sotto la luce calda e nascosta:
Ibsen
Shakespeare
Cechov
Thurber
Conrad Aiken
e altri.
mi offrivano una opportunità e qualche speranza
in un posto senza opportunità
speranza,
sentimento.
....
senza quei libri
non sono del tutto sicuro
di cosa sarei diventato:
delirante;
parricida;
idiota;
buonoannulla.
quando mio padre gridava
"LUCI SPENTE!"
son sicuro che lo terrorizzava
la parola ben tornita
e immortalata
una volta per tutte
nelle pagine migliori
della nostra più bella
letteratura.
ed essa era lì
per me
vicina a me
sotto le coperte
più donna di una donna
più uomo di un uomo.
era tutta per me
e io
la presi.
Primo amore di Charles Bukowski (da "Quando eravamo giovani" 1977)
quando avevo 16 anni
c'era solo qualche scrittore
a darmi speranza
e conforto.
a mio padre non piacevano
i libri e
a mia madre neppure
(perché non piacevano al babbo)
specie i libri che prendevo io
in biblioteca:
D.H. Lawrence
Dostoevskij
Turgenev
Gorkij
A. Huxley
Sinclair Lewis
e altri.
avevo la mia camera da letto
ma alle 8 di sera
bisognava filare tutti a nanna:
"il mattino ha l'oro in bocca,"
diceva mio padre.
poi gridava:
"LUCI SPENTE!".
allora mettevo la lampada
sotto le coperte
e continuavo a leggere
sotto la luce calda e nascosta:
Ibsen
Shakespeare
Cechov
Thurber
Conrad Aiken
e altri.
mi offrivano una opportunità e qualche speranza
in un posto senza opportunità
speranza,
sentimento.
....
senza quei libri
non sono del tutto sicuro
di cosa sarei diventato:
delirante;
parricida;
idiota;
buonoannulla.
quando mio padre gridava
"LUCI SPENTE!"
son sicuro che lo terrorizzava
la parola ben tornita
e immortalata
una volta per tutte
nelle pagine migliori
della nostra più bella
letteratura.
ed essa era lì
per me
vicina a me
sotto le coperte
più donna di una donna
più uomo di un uomo.
era tutta per me
e io
la presi.
Primo amore di Charles Bukowski (da "Quando eravamo giovani" 1977)
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